Uccelli nidificanti

Copertina-atlanteVenerdì 29 gennaio 2016 ore 20.45

Atlante degli uccelli nidificanti in provincia di Bergamo

presentazione del volume presso il Museo di Scienze Naturali (sala Curò)

Introdurrà l’intervento dei curatori del volume il Prof. Giuseppe Bogliani dell’Università degli Studi di Pavia e Presidente del CISO (Centro Italiano Studi Ornitologici).

Una “fotografia istantanea” della situazione attuale dell’ornitofauna bergamasca realizzata in 6 anni da 136 ornitologi e appassionati che hanno compiuto rilevamenti sul territorio della nostra provincia raccogliendo, in migliaia di ore di osservazione, oltre 24.000 segnalazioni riferite a 152 specie. Una scrupolosa rielaborazione dei dati raccolti ha poi permesso un’analisi accurata. Particolare attenzione è stata inoltre rivolta agli aspetti di conservazione delle singole specie mediante un’attenta valutazione dei fattori di minaccia e delle misure di tutela.

Il volume si presenta in continuità con la ricca tradizione ornitologica bergamasca, il che certamente arricchisce il suo valore storico ed attuale e, in una certa misura, riabilita la nostra provincia che purtroppo da sempre, considera molte delle specie di uccelli viventi sul suo territorio, ambiti componenti di un suo piatto tradizionale!

Il Gruppo Ornitologico Bergamasco dal 2000 svolge attività finalizzate ad incrementare le conoscenze scientifiche e la tutela degli uccelli e dell’ambiente naturale, curando aspetti divulgativi anche a supporto delle attività didattiche e di sensibilizzazione su tematiche ambientali promosse dal Museo Caffi.

PRESENTAZIONE DEL VOLUME

Marco Valle
direttore del Museo Civico di Scienze Naturali di Bergamo

Questo volume costituisce motivo di grande orgoglio per il nostro Museo. Sono passati nove anni dalla pubblicazione dall’Atlante relativo all’ornitofauna dell’area territoriale compresa nel comune di Bergamo, periodo apparentemente lungo, ma certamente non inoperoso per il Gruppo Ornitologico Bergamasco.
Per 6 anni 136 appassionati di ornitologia hanno compiuto rilevamenti sul territorio della nostra provincia raccogliendo, in migliaia di ore di osservazione, oltre 24.000 segnalazioni riferite a 152 specie. Altri 2 anni sono stati poi necessari per la rielaborazione della grande messe di dati, per comprendere le esigenze delle singole specie e il loro stato di conservazione.
Il lavoro è stato certamente impegnativo ed ha visto l’alternanza di attività comprensive di escursioni e riunioni in Museo per verificare lo stato di avanzamento del progetto e la pianificazione delle iniziative da intraprendere.
Un ringraziamento sentito e doveroso va dunque a tutti coloro che hanno offerto la loro collaborazione in ogni fase di questo impegnativo progetto che, oggi, finalmente vede la luce.
Il volume si presenta in continuità con la ricca tradizione ornitologica bergamasca, il che certamente arricchisce il suo valore storico ed attuale e, in una certa misura, riabilita la nostra provincia che, purtroppo da sempre, considera molte delle specie di uccelli viventi sul suo territorio, ambiti componenti di un suo piatto tradizionale!
Va per contro ricordato che negli ultimi 200 anni numerosi studiosi e cultori della materia hanno raccolto, custodito e divulgato un’ingente quantità di dati che oggi costituisce un’importante documentazione relativa alle singole specie nella nostra provincia in tempi passati.
I primi studi scientifici strutturati organicamente sono dell’inizio dell’800 e redatti da Giovanni Maironi da Ponte. Alla seconda metà dell’800 risale la collezione storica del Conte Giovanni Battista Camozzi-Vertova, mentre nel ‘900 numerosi sono gli studi condotti sull’argomento da due direttori del Museo: il sacerdote Enrico Caffi nella prima metà e Mario Guerra fino alle soglie del duemila.
In quest’arco di tempo sono gradualmente mutate le metodologie e le motivazioni della ricerca ornitlogica. Gli strumenti di lavoro sono passati dal fucile al binocolo; le reti (fatto salvo quelle operanti nelle stazioni di inanellamento) sono state sostituite dalla rete informatica con il sito dedicato al gruppo Ornitologico Bergamasco (www.ornitobg.it) per lo scambio del materiale di rilevamento e cartografico o, “Rete Natura 2000”, strumento comunitario per la difesa della biodiversità.
Anche la finalità della ricerca è mutata: dalla scoperta della rarità faunstica alla tutela delle popolazioni ornitiche presenti.
Un salto culturale e metodologico che, nel rispetto di tutte le sue fasi, porta oggi a conoscere questa componente faunistica del nostro territorio in modo sempre più approfondito, consentendo di considerare le presenze ornitiche alla luce dell’uso del territorio ad opera dell’uomo, un uso non sempre attento alle esigenze dell’ambiente e degli altri esseri viventi, e di rimarcare il ruolo di eccellenti indicatori ambientali rivestito da questi animali.
In quest’ottica il volume rappresenta indubbiamente una fotografia istantanea a volo di uccello della situazione attuale che conferma la tendenza all’espansione delle specie antropofile e lo stato di crescente precarietà di altre maggiormente sensibili e quindi penalizzate dai mutamenti ambientali.
Nel contempo si sottolinea il rafforzamento nella nostra provincia di alcune specie, anche di grande valenza ecologica, di cui in passato era documentata solo una presenza occasionale.
Particolare attenzione è stata inoltre rivolta agli aspetti di conservazione delle singole specie mediante un’attenta analisi dei fattori di minaccia e delle misure di tutela.
L’auspicio, nell’immediato, è che il presente lavoro possa essere di supporto a quanti intendano intraprendere lo studio di questa importante componente faunistica incrementando le conoscenze relative al nostro territorio.
La certezza è che la ricerca costituirà, per gli anni a venire, un’indispensabile fonte di confronto per poter conoscere e valutare i mutamenti ambientali e faunistici della nostra provincia.
La stampa del presente volume è stata possibile grazie al sostegno economico dell’Associazione Amici del Museo, da vent’anni a fianco del nostro Istituto, e della Fondazione “Arc. Giuseppe Maestri” onlus impegnata da anni nella formazione universitaria e di dottorato dei giovani.

SOMMARIO DEL VOLUME

PRESENTAZIONE

ELENCO DEI COLLABORATORI

RINGRAZIAMENTI

INTRODUZIONE
 Gli atlanti ornitologici in Italia

 1. IL TERRITORIO
  Settore montano
  Fascia collinare
  Area sebina
  Zona planiziale
  Aspetti climatici

2. L ‘AVIFAUNA DELLA PROVINCIA DI BERGAMO
  Rassegna cronologica degli studi sull’avifauna
  Lo studio delle migrazioni e le stazioni di inanellamento

3. L ‘ATLANTE ORNITOLOGICO
  Metodologia e criteri di rilevamento
  Raccolta e catalogazione dei dati

4. L E SPECIE NIDIFICANTI
  Esposizione dei dati
  Analisi ed elaborazioni statistiche dei dati
  Elenco sistematico delle specie
  Schede descrittive
  Altre specie osservate

5. ANALISI DEI RISULTATI
  Grado di copertura
  Distribuzione delle specie
  Ricchezza di specie e composizione dell’avifauna
  Specie di interesse conservazionistico
  Confronto con il passato
  Confronto con altri atlanti provinciali

6. AMBIENTI DI INTERESSE ORNITOLOGICO
  Ambienti antropizzati
  Ambienti agricoli
  Ambienti boschivi
  Ambienti aperti e semiaperti
  Ambienti acquatici
  Selezione degli habitat
  Gli hotspots ornitologici del Bergamasco

7. I MPATTI SULL’AVIFAUNA E MISURE DI CONSERVAZIONE
  Impatti indiretti: alterazione degli habitat e frammentazione ecologica
  Impatti diretti
  Finanziamenti per la realizzazione di miglioramenti ambientali

APPENDICE 1

APPENDICE 2

PORTFOLIO

RIASSUNTO

ABSTRACT

BIBLIOGRAFIA

INDICE ANALI TICO DELLE SPECIE

 

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