“L’ORO CAPRINO”
Pillole di formai, tra cibo e natura
Sabato 27 giugno, alle ore 21
Evento inaugurale per l’apertura serale del Museo di Scienze naturali, una speciale iniziativa dedicata ai prodotti caseari caprini realizzata in collaborazione con gli studenti dell’Istituto Alberghiero iSchool, lo chef Mario Cornali e la professoressa di cucina, Irina Cigolini.
Protagonisti: i formaggi di puro latte caprino, lavorati dal maestro casaro, Battista Leidi, storico allevatore di capre di razza Saanen di Almenno San Salvatore, per un menu tutto ispirato alla collezione ovi-caprina in mostra al Museo con esemplari unici provenienti da tutto il mondo. Dopo una breve descrizione dell’importante collezione, infatti, sarà possibile assaggiare i piatti ricreati con le specialità del casaro Battista Leidi, precursore e pioniere del settore, vincitore di oltre 500 premi e riconoscimenti. Sarà lui, con la complicità dei ragazzi, a deliziare i partecipanti con tante tipologie di formaggio, tra le quali: caprino fresco, taleggino, piramide alla cenere di nocciolo e formaggella. Il tutto, accompagnato da calici di dissetante vino bianco IGT Incrocio Manzoni dell’azienda Lurani Cernuschi, anch’essa di Almenno San Salvatore.
Una ghiotta occasione per conoscere un’Istituzione museale della nostra città che dal 1918 raccoglie e custodisce innumerevoli testimonianze del patrimonio naturalistico del nostro territorio e per scoprire da vicino l’eccellenza di prodotti che dalla natura arrivano al palato, in un fil rouge unico strettamente connesso al tema di Expo 2015 “Nutrire il pianeta, energia per la vita”. Il tutto, con la guida di due stelle della cucina bergamasca: Mario Cornali, chef e patron del prestigioso ristorante “Collina” di Almenno san Bartolomeo, già docente di iSchool, e Irina Cigolini, professoressa di cucina e amante della buona tavola, entrambi appassionati di piatti autentici, espressioni di una natura pura e generosa.
«I nostri ragazzi sono entusiasti all’idea di poter inaugurare l’apertura serale del Museo Caffi. Hanno ideato piatti che nella loro straordinaria genuinità sapranno sorprendere anche i palati più esigenti. Perché siamo convinti che il mangiar bene sia frutto di ricerca e qualità delle materie prime. Lo stesso percorso che con dedizione e curiosità si compie tra le sale di un Museo come il Caffi di Bergamo, per lasciarsi affascinare da origini e accostamenti sorprendenti, tanto nella natura quanto sulla tavola» – hanno dichiarato Valentina Fibbi e Francesco Malcangi, titolari della scuola.
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