La piana di Petosino, nei pressi di Bergamo, circa 20.000 anni fa era popolata da una comunità di mammut, animali simili ai moderni elefanti ma coperti da un folto mantello lanoso in grado di proteggerli dal rigido clima che caratterizzava l’era glaciale. Tra il 1905 ed il 1914, durante gli scavi effettuati in una cava di argilla presso Petosino, vennero alla luce dei resti di questo grande mammifero. Oggi questi importantissimi fossili sono conservati nelle collezioni paleontologiche del museo. Si tratta di due zanne, un molare, parte di una mandibola, una scapola, due vertebre e alcune ossa appartenenti agli arti anteriori e posteriori. La loro fragilità, derivata dal fatto che i reperti sono stati per migliaia di anni sepolti nel terreno, consente solo in parte l’esposizione al pubblico. I fossili originali sono conservati in apposite stanze e a testimonianza di questa importante scoperta è stata esposta la spettacolare ricostruzione all’ingresso del museo. I reperti, su richiesta, sono disponibili per lo studio da parte di specialisti.
Visita virtualmente la sala di ingresso del museo con la ricostruzione in dimensioni naturali di un mammut adulto e di un cucciolo.
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