Volume 6 - 1983

 

Brambilla G., Cantaluppi G., Lualdi A. – Panorama generale del Pliocene nel bergamasco. pdf 4.54 Mb

Lo studio complessivo della microfauna (163 forme) di nove località diverse consente di proporre un panorama generale per il Pliocene bergamasco. Il materiale utilizzato è in parte quello delle collezioni dei musei di Bergamo e Pavia – edito ed inedito – ed in parte di nuova raccolta (in totale circa 3500 pezzi per la sola microfauna). I gruppi sistematici presi in esame comprendono foraminiferi, antozoi, briozoi, molluschi, crostacei, echinodermi ed otoliti; le associazioni riconoscibili consentono considerazioni cronologiche e paleoambientali; viene documentata la presenza di sedimenti del Pliocene basale ed indicate la massima profondità del mare (intorno al centinaio di metri) e la fisiografia, ivi compresa la presumibile linea di costa corrispondente alla massima ingressione marina.

 

Bajo F., Bini A., Paganoni A., Ferrari I., Peretti G. – Il carsismo di alta montagna in Lombardia. pdf 6.86 Mb

In questo lavoro vengono prese in considerazione le zone carsiche di alta montagna della Lombardia: sia quelle che interessano le Alpi “sensu stricta” a Nord della linea del Tonale, sia quelle delle Alpi Meridionali. Carsismo superficiale e carsismo profondo vengono analizzati dettagliatamente sulla base dell’attuale stadio delle ricerche.

 

Comotti G. – Nuovi dati per una fauna cavernicola bergamasca. pdf 4.41 Mb

Vengono riportati i dati faunistici relativi a più di 70 grotte della provincia di Bergamo, frutto delle ricerche biospeologiche di questi ultimi anni, dati che contribuiranno, insieme a quelli già pubblicati da altri autori ed a quelli che spero verranno segnalati in futuro, a dare una visione abbastanza indicativa della fauna cavernicola bergamasca. Le cavità indicate sono ordinate secondo il numero del Catasto Grotte del Settore Bergamasco, dove viene fornito il comune di ubicazione e la quota di ingresso. Segue una breve descrizione delle grotte, con le date delle visite ed i reperti faunistici raccolti; in alcuni casi si riportano i dati termometrici rilevati. In coda al lavoro, prendono posto le note non catastate e le cavità artificiali che hanno fornito interessante fauna. I dati sono aggiornati al 1 Novembre 1983.

 

Chierici Magnetti P., Menabò T. – Primi studi sulla meccanica di predazione di Erpobdella testacea (Savignì) (Irudinei). pdf 3.70 Mb

Viene preso in considerazione l’andamento della predazione di Erpobdella testacea (Anellidi – Irudinei) a carico di tubificidi (Anellidi – Oligocheti). Gli esperimenti condotti in laboratorio permettono di calcolare il tempo medio di predazione del 25% delle prede a disposizione in condizioni standard ed evidenziano l’efficienza di predazione aumenta in modo significativo con l’aumentare della densità della preda, probabilmente per un fattore chemiotattico.

 

Ceribelli E., Chierici Magnetti P., Pisoni R. – Il Macrobentos del fiume Brembo negli anni 1967/1972. pdf 3.96 Mb

Si è smistato e determinato sistematicamente il materiale macrobentico proveniente da prelievi eseguiti mensilmente in diciotto stazioni poste lungo il fiume Brembo ed i suoi maggiori affluenti in tre cicli di raccolte protattisi dal 1967 al 1972, e conservato presso il Museo di Scienze Naturali di Bergamo. Di ogni campionamento sono stati calcolati il numero di Unità Sistematiche (U.S.) ed i relativi indici Biotici (I.B.) che hanno permesso di constatare che, agli inizi degli anni settanta il Brembo era ancora un fiume biologicamente non alterato in modo profondo, pur presentando una flessione dei parametri citati (U.S. ed I.B.) in corrispondenza delle stazioni poste in aree più fortemente antropizzate. I dati qui riuniti, fornendo un quadro unico della situazione del decennio passato, serviranno per meglio comprendere i risultati di analisi similari condotte nel 1982/83 e per potere fare estrapolazioni per la situazione del corso d’acqua negli anni a venire.

 

Molteni M.G., Bonacina A., Chiodero R., Vailati G. – Aspetti anatomici ed istologici dell’organo parassiale di Euscorpius germanus (C.L. Koch) (Scorpiones, Chactidae). pdf 6.27 Mb

Si esamina la struttura dell’organo parassiale di Euscorpius germanus da punto di vista morfologico ed istologico. In particolare si studia la variabilità dei lobi chitinosi, al fine di stabilirne il valore sistematico. In base ai risultati ottenuti vengono formate ipotesi a completamento delle modalità di accoppiamento già conosciute.

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