Uccelli

Ampio spazio del percorso espositivo è dedicato agli uccelli, animali che da sempre hanno affascinato l’uomo per la capacità di volare e per i canti che riescono a emettere. Hanno il corpo coperto di piume e penne e gli arti anteriori trasformati in ali che, uniti ad uno scheletro leggero ed a un efficiente apparato respiratorio, rendono possibile il volo. La possibilità di mantenere costante la temperatura del corpo consente loro di vivere indipendentemente dalla temperatura ambientale. Il percorso continua con le vetrine dedicate agli uccelli di scogliera, ai rapaci notturni e diurni, al martin pescatore con i suoi brillanti colori e la sua tecnica di caccia, ai picchi e ai passeriformi

Splendidi e particolarmente interessanti il gallo cedrone, la coturnice, il francolino di monte, la pernice bianca e il gallo forcello galliformi alpini ricchi di particolare significato in quanto “relitti glaciali” ossia specie rimaste isolate sulle Alpi dopo l’ultima glaciazione, veri e propri tasselli di biodiversità ed efficaci indicatori delle modificazioni subite dall’ambiente montano.

Un approfondimento è dedicato agli adattamenti morfologici tipici delle specie che vivono lungo le rive dei fiumi, i delta, le paludi ed altri ambienti ricchi di acqua. Le zampe del germano reale, dell’oca, dello svasso e della folaga sono palmate per facilitare il nuoto, mentre quelle dell’airone e di altre specie sono molto lunghe per camminare agevolmente dove l’acqua è alta. 

Anche procurarsi il cibo in questi ambienti particolari può richiedere specializzazioni naturalmente a carico della struttura del becco. Allungato nella pittima per scovare piccole prede, conformato per dragare il fondo nella spatola e simile a una pinza in grado di afferrare piccoli pesci nella cicogna. Sullo sfondo della vetrina sono riprodotte le sagome di stormi di uccelli in volo. La conformazione dello stormo e la disposizione degli uccelli al suo interno sono caratteri distintivi delle diverse specie.

Uno spazio è dedicato ai Ratiti uccelli che hanno perso la capacità di volare ma sono ottimi corridori come lo struzzo , specie originaria dell’Africa, il più veloce uccello corridore, l’Emù della Nuova Zelanda e il Nandù, del Sud America, tutti caratterizzati da corpo molto robusto e zampe lunghe e robuste. 

Nell’esposizione particolare attenzione è rivolta al nido degli uccelli che non è da considerarsi una “casa” in senso stretto, ma una struttura temporanea che dura solo per la stagione riproduttiva, finalizzata alla deposizione delle uova ed allo sviluppo della prole. I nidi esposti sono diversi per forma, materiali utilizzati e metodo di costruzione a seconda delle specie di appartenenza. Il pendolino, specie presente in bergamasca, costruisce, all’estremità dei rami, un nido realizzato intrecciando elementi vegetali. Al termine del percorso dedicato agli uccelli si trova il gioco “senti chi canta” che consente di ascoltare i canti di 21 specie diverse, di imparare a cogliere le differenze e riconoscere chi li ha prodotti.

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