Uccelli

Ampio spazio del percorso espositivo è dedicato agli uccelli, animali che da sempre hanno affascinato l’uomo per la loro capacità di librarsi in cielo e per i canti melodiosi che riescono a produrre. Presentano il corpo coperto di piume e penne e gli arti anteriori trasformati in ali che, uniti ad uno scheletro leggero ed a un efficiente apparato respiratorio rendono possibile il volo. Sanno regolare la temperatura del corpo e questo consente loro di vivere in ambienti anche molto freddi.

{rokbox album=|myalbum| title=|Zoologia :: Uccellii|}images/stories/museo/ESPOSIZIONI/03_ZOOLOGIA/UCCELLI/UCCELLI_04/*{/rokbox}

Si possono osservare le caratteristiche adottate dalle specie che vivono lungo le rive dei fiumi, i delta, le paludi ed altri biotopi ricchi di acqua ossia le zone umide. In particolare le zampe che in diversi esemplari tra i quali il germano reale, l’oca, lo svasso, la folaga, sono palmate per facilitare il nuoto in altri, quali ad esempio l’airone, presentano una notevole lunghezza per consentire di camminare dove l’acqua è alta. La struttura del becco è un ulteriore adattamento al tipo di risorse alimentari che si possono trovare nelle zone umide, la pittima, ad esempio, presenta un becco lungo in grado di scovare piccole prede; quello della spatola serve per dragare il fondo, la cicogna presenta un becco paragonabile ad una micidiale pinza per afferrare piccoli pesci.
Sullo sfondo della vetrina vi sono le sagome degli uccelli in volo come carattere distintivo delle diverse specie.

{rokbox album=|myalbum| title=|Zoologia :: Uccelli|}images/stories/museo/ESPOSIZIONI/03_ZOOLOGIA/UCCELLI/UCCELLI/*{/rokbox}

Il percorso continua con le vetrine dedicate agli uccelli di scogliera, ai rapaci notturni e diurni e alle borre da loro prodotte, ai galliformi fra i quali si trovano gli esemplari definiti “relitti glaciali”, ai picchi, al martin pescatore con i suoi brillanti colori e la sua tecnica di caccia e ai passeriformi.
Si possono osservare le specie che hanno rinunciato alla capacità di volare. Basti pensare al pinguino le cui ali si sono trasformate in pinne e il cui corpo si è rivestito di piume idrorepellenti rendendolo così adatto al nuoto e alla vita in condizioni di freddo estremo; anche i Ratiti hanno ormai perso la capacità di volare e di questi sono presenti esemplari morti in cattività e appartenenti a specie originarie dell’Africa (struzzo), del Sud America (nandù) e della Nuova Zelanda (emù e kiwi).

{rokbox album=|myalbum| title=|Zoologia :: Uccelli|}images/stories/museo/ESPOSIZIONI/03_ZOOLOGIA/UCCELLI/UCCELLI_02/*{/rokbox}

Fra i diversi aspetti affrontati una considerazione particolare è rivolta al nido degli uccelli. Questo non è da considerare una “casa” in senso stretto, ma rappresenta una struttura temporanea che dura solo per la stagione riproduttiva ed è finalizzato alla deposizione delle uova ed allo sviluppo della prole. Come è visibile da alcuni campioni esposti può essere molto diverso per forma, materiali utilizzati e metodo di costruzione. Tra le specie viventi in bergamasca è da citare per originalità il pendolino, capace di realizzare il nido con un intreccio di elementi vegetali a forma di borsa posto all’estremità dei rami.

Al termine del percorso dedicato agli uccelli si trova il gioco “senti chi canta”.

{rokbox album=|myalbum| title=|Zoologia :: Uccelli|}images/stories/museo/ESPOSIZIONI/03_ZOOLOGIA/UCCELLI/UCCELLI_03/*{/rokbox}

Museo Civico di Scienze Naturali E. Caffi © 2022. Tutti i diritti riservati
Privacy Policy / Cookie Policy / Note Legali

Piazza Cittadella, 10 – 24129 Bergamo

tel:+39035399910

infomuseoscienze@comune.bergamo.it

Museo Civico di Scienze Naturali E. Caffi – Bergamo © 2022 Tutti i diritti riservati
Privacy Policy / Cookie Policy / Note Legali